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Polski Kot | associazione culturale slava

Eventi

Eventi

Il Polski Kot organizza manifestazioni ed eventi culturali, accogliendo ospiti italiani e stranieri.

Il nostro prossimo evento sarà ospitato mercoledì 28 febbraio presso il Circolo dei Lettori Torino.

Il Polski Kot organizza manifestazioni ed eventi culturali, accogliendo ospiti italiani e stranieri.

Il nostro prossimo evento sarà ospitato mercoledì 28 febbraio presso il Circolo dei Lettori Torino.

Diario della fine del mondo (Stilo editrice, 2023)

Cronache e storia dalla Russia

Presentazione del libro di e con Natal’ja Ključarëva con il traduttore Massimo Maurizio.

Questo diario è stato scritto tra il 24 febbraio 2022 (quando ha avuto inizio l’aggressione russa contro l’Ucraina) e il dicembre 2022. È la storia della resistenza personale e quotidiana di chi, continuando a vivere in Russia, non vuole omologarsi a una mentalità ferina. È il tentativo di restare umani di fronte all’orrore che penetra nella vita di tutti i giorni. È il grido di una donna tramortita dal dolore per l’Ucraina, e delle sue lacrime che segnano una reazione rispetto al mondo che la circonda. Natal’ja Kljucharëva racconta la paura e la necessità di mantenere i contatti, nel corso di quei dieci mesi, con altri “resistenti” loro malgrado. Donne e uomini decisi a resistere perché fortemente convinti che l’etica e l’umanità sono concetti superiori a qualunque ragion di stato e alle menzogne che essa necessariamente porta con sé.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Maggiori informazioni consultabili sul sito del Circolo dei Lettori.

 

___CALENDAR
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Il Polski Kot organizza manifestazioni ed eventi culturali, accogliendo ospiti italiani e stranieri.

Il nostro prossimo evento sarà ospitato mercoledì 28 febbraio presso il Circolo dei Lettori Torino.

Diario della fine del mondo (Stilo editrice, 2023)

Cronache e storia dalla Russia

Presentazione del libro di e con Natal’ja Ključarëva con il traduttore Massimo Maurizio.

Questo diario è stato scritto tra il 24 febbraio 2022 (quando ha avuto inizio l’aggressione russa contro l’Ucraina) e il dicembre 2022. È la storia della resistenza personale e quotidiana di chi, continuando a vivere in Russia, non vuole omologarsi a una mentalità ferina. È il tentativo di restare umani di fronte all’orrore che penetra nella vita di tutti i giorni. È il grido di una donna tramortita dal dolore per l’Ucraina, e delle sue lacrime che segnano una reazione rispetto al mondo che la circonda. Natal’ja Kljucharëva racconta la paura e la necessità di mantenere i contatti, nel corso di quei dieci mesi, con altri “resistenti” loro malgrado. Donne e uomini decisi a resistere perché fortemente convinti che l’etica e l’umanità sono concetti superiori a qualunque ragion di stato e alle menzogne che essa necessariamente porta con sé.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Maggiori informazioni consultabili sul sito del Circolo dei Lettori.

 

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OFFICINA CREATIVA DI ILLUSTRAZIONE POETICA con Luchadora

Laboratorio sulla traduzione grafica delle opere di Dar’ja Serenko con l’artista Luchadora, che guiderà i partecipanti ad approfondire, re-interpretare e “ri-tradurre” graficamente le opere di Dar’ja Serenko tradotte durante il precedente laboratorio di traduzione da russo all’italiano.

Iscrizione alla nostra officina creativa di illustrazione poetica.

Quando
15 marzo 2024 ore 10:00 – 15:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

OFFICINA CREATIVA DI ILLUSTRAZIONE POETICA con Luchadora

Laboratorio sulla traduzione grafica delle opere di Dar’ja Serenko con l’artista Luchadora, che guiderà i partecipanti ad approfondire, re-interpretare e “ri-tradurre” graficamente le opere di Dar’ja Serenko tradotte durante il precedente laboratorio di traduzione da russo all’italiano.

Iscrizione alla nostra officina creativa di illustrazione poetica.

Quando
15 marzo 2024 ore 10:00 – 15:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Quest’anno a Slavika abbiamo il piacere di ospitare Luchadora, pseudonimo di Alessandra Marianelli. 

Artista dallo stile ampio, rotondo e sinuoso, Luchadora guiderà i partecipanti ad approfondire, re-interpretare e “ri-tradurre” graficamente le opere di Dar’ja Serenko tradotte durante il precedente laboratorio di traduzione da russo all’italiano, che si terrà sempre durante il nostro festival sotto la conduzione di Massimo Maurizio.

 

I partecipanti saranno chiamati a scegliere una o più poesie sulle quali lavorare con l’obiettivo di restituirne una versione visiva che accompagni il testo.

Attraverso piccoli esercizi e disegni ognuno realizzerà una piccola traduzione grafica delle opere della poeta.

Per partecipare al laboratorio non è necessario conoscere il russo, infatti il laboratorio sarà incentrato sulla traduzione italiana fatta precedentemente dai partecipanti del laboratorio di traduzione.

 

 

 

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OFFICINA CREATIVA DI ILLUSTRAZIONE POETICA con Luchadora

Laboratorio sulla traduzione grafica delle opere di Dar’ja Serenko con l’artista Luchadora, che guiderà i partecipanti ad approfondire, re-interpretare e “ri-tradurre” graficamente le opere di Dar’ja Serenko tradotte durante il precedente laboratorio di traduzione da russo all’italiano.

Iscrizione alla nostra officina creativa di illustrazione poetica.

Quando
15 marzo 2024 ore 10:00 – 15:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Quest’anno a Slavika abbiamo il piacere di ospitare Luchadora, pseudonimo di Alessandra Marianelli. 

Artista dallo stile ampio, rotondo e sinuoso, Luchadora guiderà i partecipanti ad approfondire, re-interpretare e “ri-tradurre” graficamente le opere di Dar’ja Serenko tradotte durante il precedente laboratorio di traduzione da russo all’italiano, che si terrà sempre durante il nostro festival sotto la conduzione di Massimo Maurizio.

 

I partecipanti saranno chiamati a scegliere una o più poesie sulle quali lavorare con l’obiettivo di restituirne una versione visiva che accompagni il testo.

Attraverso piccoli esercizi e disegni ognuno realizzerà una piccola traduzione grafica delle opere della poeta.

Per partecipare al laboratorio non è necessario conoscere il russo, infatti il laboratorio sarà incentrato sulla traduzione italiana fatta precedentemente dai partecipanti del laboratorio di traduzione.

 

 

 

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“STORIE DI SPAZI”: OFFICINA CREATIVA DI ARCHIVIAZIONE

Cristina Materassi di Corrispondenze condurrà un workshop di progettazione e realizzazione collettiva di una zine sull’abitare.

L’intento è quello di plasmare uno spazio condiviso che rifletta le diversità e le specificità di ciascun individuo coinvolto.

Iscrizione al laboratorio “Storie di spazi”

Quando
15 marzo 2024 ore 15:00 – 18.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

“STORIE DI SPAZI”: OFFICINA CREATIVA DI ARCHIVIAZIONE

Cristina Materassi, di Corrispondenze condurrà un workshop di progettazione e realizzazione collettiva di una zine sull’abitare.

L’intento è quello di plasmare uno spazio condiviso che rifletta le diversità e le specificità di ciascun individuo coinvolto.

Iscrizione al laboratorio “Storie di spazi”

Quando
15 marzo 2024 ore 15:00 – 18.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Il workshop guida i partecipanti nel ruolo di progettisti di uno spazio, con l’obiettivo di dare forma ad un ambiente aperto alle esigenze personali, ai riferimenti individuali e ai molteplici significati associati all’atto di abitare.
L’intento è plasmare uno spazio condiviso che rifletta le diversità e le specificità di ciascun individuo coinvolto.

Attraverso una riflessione collettiva, che si sviluppa durante momenti di confronto dedicati agli elementi essenziali per rendere uno spazio abitabile a chi vi si insedia, i partecipanti verranno coinvolti nella creazione di una zine concepita come un racconto visivo e narrativo della storia di uno spazio collettivamente immaginato e progettato.

Inserita all’interno di un festival che esplora una cultura diversa rispetto a quella del luogo ospitante e che, contemporaneamente, riunisce popolazioni differenti, l’obiettivo di questa attività è evidenziare la diversità come punto di convergenza. Oltre che sperimentare come la percezione di un luogo possa variare in relazione al punto di vista, e come tale prospettiva dipenda non solo dalle esperienze personali, ma anche dall’interazione con la ‘struttura’ che dà forma ad ogni specifico ambiente.

Ogni partecipante al workshop riceverà una copia della zine prodotta collettivamente, oltre a una bustina di carte collezionabili create a partire dalla rete di pensieri sull’abitare che Corrispondenze raccoglie, conserva e condivide da tempo.

Corrispondenze è un progetto artistico ed editoriale basato sulla partecipazione, nato a Torino nel 2021 dalla collaborazione tra Paola Boscaini e Cristina Materassi.

L’obiettivo del progetto è esplorare come i modi di abitare si manifestano all’interno del contesto urbano, spaziando dall’ambito pubblico a quello privato, umano e non-umano.

Nel corso degli anni, Corrispondenze ha dato forma a progetti artistici e attività di riflessione e indagine condivisa. A partire dal 2022, la progettazione artistica è affiancata dalla pubblicazione di prodotti editoriali indipendenti concepiti non solo come spazio cartaceo ma come piattaforme di relazione e archiviazione dei contenuti e degli approfondimenti emersi dalle ricerche condotte. Corrispondenze si propone di andare oltre la dimensione fisica del progetto, trasformandosi in un luogo dinamico per la condivisione e la conservazione dei molteplici punti di riflessione intorno al tema dell’abitare.

Iscrizioni ai laboratori aperte fino al 10 marzo!

 

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“STORIE DI SPAZI”: OFFICINA CREATIVA DI ARCHIVIAZIONE

Cristina Materassi, di Corrispondenze condurrà un workshop di progettazione e realizzazione collettiva di una zine sull’abitare.

L’intento è quello di plasmare uno spazio condiviso che rifletta le diversità e le specificità di ciascun individuo coinvolto.

Iscrizione al laboratorio “Storie di spazi”

Quando
15 marzo 2024 ore 15:00 – 18.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Il workshop guida i partecipanti nel ruolo di progettisti di uno spazio, con l’obiettivo di dare forma ad un ambiente aperto alle esigenze personali, ai riferimenti individuali e ai molteplici significati associati all’atto di abitare.
L’intento è plasmare uno spazio condiviso che rifletta le diversità e le specificità di ciascun individuo coinvolto.

Attraverso una riflessione collettiva, che si sviluppa durante momenti di confronto dedicati agli elementi essenziali per rendere uno spazio abitabile a chi vi si insedia, i partecipanti verranno coinvolti nella creazione di una zine concepita come un racconto visivo e narrativo della storia di uno spazio collettivamente immaginato e progettato.

Inserita all’interno di un festival che esplora una cultura diversa rispetto a quella del luogo ospitante e che, contemporaneamente, riunisce popolazioni differenti, l’obiettivo di questa attività è evidenziare la diversità come punto di convergenza. Oltre che sperimentare come la percezione di un luogo possa variare in relazione al punto di vista, e come tale prospettiva dipenda non solo dalle esperienze personali, ma anche dall’interazione con la ‘struttura’ che dà forma ad ogni specifico ambiente.

Ogni partecipante al workshop riceverà una copia della zine prodotta collettivamente, oltre a una bustina di carte collezionabili create a partire dalla rete di pensieri sull’abitare che Corrispondenze raccoglie, conserva e condivide da tempo.

Corrispondenze è un progetto artistico ed editoriale basato sulla partecipazione, nato a Torino nel 2021 dalla collaborazione tra Paola Boscaini e Cristina Materassi.

L’obiettivo del progetto è esplorare come i modi di abitare si manifestano all’interno del contesto urbano, spaziando dall’ambito pubblico a quello privato, umano e non-umano.

Nel corso degli anni, Corrispondenze ha dato forma a progetti artistici e attività di riflessione e indagine condivisa. A partire dal 2022, la progettazione artistica è affiancata dalla pubblicazione di prodotti editoriali indipendenti concepiti non solo come spazio cartaceo ma come piattaforme di relazione e archiviazione dei contenuti e degli approfondimenti emersi dalle ricerche condotte. Corrispondenze si propone di andare oltre la dimensione fisica del progetto, trasformandosi in un luogo dinamico per la condivisione e la conservazione dei molteplici punti di riflessione intorno al tema dell’abitare.

Iscrizioni ai laboratori aperte fino al 10 marzo!

 

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“TALK PLANT TO ME” con Smirna Kulenović (in inglese)

Il laboratorio “Talk Plant to Me”  invita ad un’esplorazione transdisciplinare delle piante indigene dei Balcani, partendo dalle loro caratteristiche, per arrivare agli usi pratici, le applicazioni medicinali, i rituali e le narrazioni storiche ad esse associati.

Iscrizione al laboratorio “Talk Plant to Me”

Quando
17 marzo 2024 ore 10:00 – 14:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

 

“TALK PLANT TO ME” con Smirna Kulenović (in inglese)

Il laboratorio “Talk Plant to Me” con Smirna Kulenović invita ad un’esplorazione transdisciplinare delle piante indigene dei Balcani, partendo dalle loro caratteristiche, per arrivare agli usi pratici, le applicazioni medicinali, i rituali e le narrazioni storiche ad esse associati.

Quando
17 marzo 2024 ore 10:00 – 14:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Il laboratorio invita a un’esplorazione transdisciplinare delle piante indigene dei Balcani, partendo dalle loro caratteristiche, per arrivare agli usi pratici, le applicazioni medicinali, i rituali e le narrazioni storiche ad esse associati.
Attraverso la narrazione, l’arte dei rituali, il foraging botanico e il canto, e intrecciando conoscenza scientifica e folklore, il workshop porterà i partecipanti a entrare in contatto diretto con le entità vegetali e gli spiriti delle piante.

Smirna Kulenović è un’artista transdisciplinare, ricercatrice, regista, docente e dottoranda presso l’Università delle Arti di Berlino.

Collabora con il MIT Open Documentary Lab, l’Ars Electronica Center e il Padiglione Boemo a Venezia, e lavora a un progetto su larga scala per la capitale europea della cultura (Salzkammergut 2024).

La sua ricerca di dottorato porta il nome Witches Guide to Resilience: Navigating Re-enchanted Memoryscapes from Venice to Sarajevo e intreccia conoscenza indigena, memorie collettive ed ecosistemi fragili, co-creando un archivio performativo dei Balcani e della Laguna Veneta.

Iscrizioni ai laboratori aperte fino al 10 marzo!

Il laboratorio sarà tenuto in lingua inglese.

 

 

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“TALK PLANT TO ME” con Smirna Kulenović (in inglese)

Il laboratorio “Talk Plant to Me” con Smirna Kulenović invita ad un’esplorazione transdisciplinare delle piante indigene dei Balcani, partendo dalle loro caratteristiche, per arrivare agli usi pratici, le applicazioni medicinali, i rituali e le narrazioni storiche ad esse associati.

Quando
17 marzo 2024 ore 10:00 – 14:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Il laboratorio invita a un’esplorazione transdisciplinare delle piante indigene dei Balcani, partendo dalle loro caratteristiche, per arrivare agli usi pratici, le applicazioni medicinali, i rituali e le narrazioni storiche ad esse associati.
Attraverso la narrazione, l’arte dei rituali, il foraging botanico e il canto, e intrecciando conoscenza scientifica e folklore, il workshop porterà i partecipanti a entrare in contatto diretto con le entità vegetali e gli spiriti delle piante.

Smirna Kulenović è un’artista transdisciplinare, ricercatrice, regista, docente e dottoranda presso l’Università delle Arti di Berlino.

Collabora con il MIT Open Documentary Lab, l’Ars Electronica Center e il Padiglione Boemo a Venezia, e lavora a un progetto su larga scala per la capitale europea della cultura (Salzkammergut 2024).

La sua ricerca di dottorato porta il nome Witches Guide to Resilience: Navigating Re-enchanted Memoryscapes from Venice to Sarajevo e intreccia conoscenza indigena, memorie collettive ed ecosistemi fragili, co-creando un archivio performativo dei Balcani e della Laguna Veneta.

Iscrizioni ai laboratori aperte fino al 10 marzo!

Il laboratorio sarà tenuto in lingua inglese.

 

 

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PROIEZIONE REZNICA [Serbia, Italia, 2022]

Tra un passato di guerra e un futuro incerto, una donna e un giovane cercano di mettere radici in un paese che ancora non riescono a chiamare “casa”.

Presentano il regista Davor Marinkovic e Marco Carmignan, in dialogo con Vittorio Zampinetti (regista di Metalli Pesanti)

Quando
15 marzo 2024 ore 15:00 – 18.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

PROIEZIONE REZNICA [Serbia, Italia, 2022]

Tra un passato di guerra e un futuro incerto, una donna e un giovane cercano di mettere radici in un paese che ancora non riescono a chiamare “casa”.

Presentano il regista Davor Marinkovic e Marco Carmignan, in dialogo con Vittorio Zampinetti (regista di Metalli Pesanti)

Quando
15 marzo 2024 ore 15:00 – 18.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Reznica è una ricerca sociale, una raccolta di storie e ritratti, di ascolto e condivisione.
È un viaggio alla scoperta di cosa significa sentirsi a casa per coloro che divennero rifugiati in Jugoslavia e che oggi, a distanza di 30 anni dallo scoppi
o dei conflitti, vivono ancora in un limbo abitativo in Serbia. È un progetto che pone al centro la parola “casa” per portare una nuova narrazione nel racconto di quel drammatico periodo storico che ha sconvolto il mondo intero agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso.
Oggi più che mai la questione abitativa è diventata cruciale e Reznica, attraverso un racconto intimo di 6 storie personali, cerca di portare nel dibattito pubblico una riflessione sulla necessità di cambiare i processi di inclusione, consolidati da decenni in un’ottica di mera assistenza, verso un’autentica partecipazione delle persone che beneficiano di questi aiuti.
La National Geographic Society ha finanziato Reznica nel 2019, i cui risultati sono un libro fotografico e un cortometraggio documentario.
L’omonima mostra fotografica è stata esposta all’International Month of Photojournalism a Padova nel 2021. Il film prodotto, da Baboon Production (Belgrado), è stato presentato in anteprima internazionale al Sarajevo Film Festival (agosto 2022) e in anteprima nazionale al Pordenone Docs Fest (aprile 2023).

 

 

 

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PROIEZIONE REZNICA [Serbia, Italia, 2022]

Tra un passato di guerra e un futuro incerto, una donna e un giovane cercano di mettere radici in un paese che ancora non riescono a chiamare “casa”.

Presentano il regista Davor Marinkovic e Marco Carmignan, in dialogo con Vittorio Zampinetti (regista di Metalli Pesanti)

Quando
15 marzo 2024 ore 15:00 – 18.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Reznica è una ricerca sociale, una raccolta di storie e ritratti, di ascolto e condivisione.
È un viaggio alla scoperta di cosa significa sentirsi a casa per coloro che divennero rifugiati in Jugoslavia e che oggi, a distanza di 30 anni dallo scoppi
o dei conflitti, vivono ancora in un limbo abitativo in Serbia. È un progetto che pone al centro la parola “casa” per portare una nuova narrazione nel racconto di quel drammatico periodo storico che ha sconvolto il mondo intero agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso.
Oggi più che mai la questione abitativa è diventata cruciale e Reznica, attraverso un racconto intimo di 6 storie personali, cerca di portare nel dibattito pubblico una riflessione sulla necessità di cambiare i processi di inclusione, consolidati da decenni in un’ottica di mera assistenza, verso un’autentica partecipazione delle persone che beneficiano di questi aiuti.
La National Geographic Society ha finanziato Reznica nel 2019, i cui risultati sono un libro fotografico e un cortometraggio documentario.
L’omonima mostra fotografica è stata esposta all’International Month of Photojournalism a Padova nel 2021. Il film prodotto, da Baboon Production (Belgrado), è stato presentato in anteprima internazionale al Sarajevo Film Festival (agosto 2022) e in anteprima nazionale al Pordenone Docs Fest (aprile 2023).

 

 

 

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“NOT TODAY, NOT EVEN TOMORROW”

Screening and Artist talk con Lori Lako

Lori Lako (Pogradec, Albania) è un’artista che con la sua pratica riflette sulla condizione dell’umanità postmoderna.

Indaga la mediazione di eventi storici e personali attraverso le piattaforme internet e i dispositivi digitali.

Dialoga con l’artista Lisa Parola, autrice di “Giù i monumenti?” (Einaudi, 2022).

Quando
16 marzo 2024 ore 16:00

Quando
Via Goldoni, 5, 10153 Torino c/o STUDIO ABRA

Lori Lako (Pogradec, Albania) è un’artista che con la sua pratica riflette sulla condizione dell’umanità postmoderna.

Indaga la mediazione di eventi storici e personali attraverso le piattaforme internet e i dispositivi digitali.

Dialoga con l’artista Lisa Parola, autrice di “Giù i monumenti?” (Einaudi, 2022).

Quando
16 marzo 2024 ore 16:00

Quando
Via Goldoni, 5, 10153 Torino c/o STUDIO ABRA

Lori Lako sarà con noi per una riflessione sull’architettura in quanto categoria di espressione umana, che riempie la nostra percezione sulla realtà quotidiana, partendo da alcuni esempi tratti dai Balcani.

Iscrizione obbligatoria a partire da questo link.

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Lori Lako (Pogradec, Albania) è un’artista che con la sua pratica riflette sulla condizione dell’umanità postmoderna.

Indaga la mediazione di eventi storici e personali attraverso le piattaforme internet e i dispositivi digitali.

Dialoga con l’artista Lisa Parola, autrice di “Giù i monumenti?” (Einaudi, 2022).

Quando
16 marzo 2024 ore 16:00

Quando
Via Goldoni, 5, 10153 Torino c/o STUDIO ABRA

Lori Lako sarà con noi per una riflessione sull’architettura in quanto categoria di espressione umana, che riempie la nostra percezione sulla realtà quotidiana, partendo da alcuni esempi tratti dai Balcani.

Iscrizione obbligatoria a partire da questo link.

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“THROWBACK TO 2020: ON FILM-MAKING AND THE PANDEMIC IN BOSNIA-HERZEGOVINA”
Artist Talk e Screening con Zulfikar Filandra

Nel 2020 il Sarajevo Film Festival (SFF) si è tenuto online, ma non si è parlato delle conseguenze della pandemia in Bosnia-Erzegovina e sulla già fragile industria cinematografica locale.

Approfondiremo l’argomento attraverso le ultime opere e l’esperienza personale dell’artista, regista e curatore Zulfikar Filandra.

Quando
16 marzo 2024 ore 17:30

Quando
Via Goldoni, 5, 10153 Torino c/o STUDIO ABRA

“THROWBACK TO 2020: ON FILM-MAKING AND THE PANDEMIC IN BOSNIA-HERZEGOVINA”
Artist Talk e Screening con Zulfikar Filandra

Nel 2020 il Sarajevo Film Festival (SFF) si è tenuto online, ma non si è parlato delle conseguenze della pandemia in Bosnia-Erzegovina e sulla già fragile industria cinematografica locale.

Approfondiremo l’argomento attraverso le ultime opere e l’esperienza personale dell’artista, regista e curatore Zulfikar Filandra.

Quando
16 marzo 2024 ore 17:30

Quando
Via Goldoni, 5, 10153 Torino c/o STUDIO ABRA

Mentre affronta nuove limitazioni e un sentimento di dislocazione dopo essere emigrato in Germania, l’artista esplora le possibilità di sviluppare ulteriormente il proprio linguaggio in una società, come quella bosniaca post-socialista, dove spesse volte disillusione, nichilismo e un diffuso senso di fallimento sono sfruttati per il bene del consumismo occidentale.

Discussione aperta dopo la proiezione.

Evento in inglese.

Iscrizione obbligatoria a partire da questo link.

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“THROWBACK TO 2020: ON FILM-MAKING AND THE PANDEMIC IN BOSNIA-HERZEGOVINA”
Artist Talk e Screening con Zulfikar Filandra

Nel 2020 il Sarajevo Film Festival (SFF) si è tenuto online, ma non si è parlato delle conseguenze della pandemia in Bosnia-Erzegovina e sulla già fragile industria cinematografica locale.

Approfondiremo l’argomento attraverso le ultime opere e l’esperienza personale dell’artista, regista e curatore Zulfikar Filandra.

Quando
16 marzo 2024 ore 17:30

Quando
Via Goldoni, 5, 10153 Torino c/o STUDIO ABRA

Mentre affronta nuove limitazioni e un sentimento di dislocazione dopo essere emigrato in Germania, l’artista esplora le possibilità di sviluppare ulteriormente il proprio linguaggio in una società, come quella bosniaca post-socialista, dove spesse volte disillusione, nichilismo e un diffuso senso di fallimento sono sfruttati per il bene del consumismo occidentale.

Discussione aperta dopo la proiezione.

Evento in inglese.

Iscrizione obbligatoria a partire da questo link.

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GUARIRE MONDI IN CRISI.

Il pensiero e la scrittura di Melita Richter

Attraverso la raccolta di saggi “Guarire mondi in crisi”, pubblicata nel 2023 da Vita Activa Nuova, ripercorriamo il percorso umano, intellettuale e specialistico di una donna dall’identità europea.

Intervengono Marija Mitrović, Gabriella Musetti, Vesna Scepanovic e Alfredo Sasso.

Quando
16 marzo 2024 ore 20:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

GUARIRE MONDI IN CRISI.

Il pensiero e la scrittura di Melita Richter

Intervengono Marija Mitrović, Gabriella Musetti, Vesna Scepanovic e Alfredo Sasso.

Quando
16 marzo 2024 ore 20:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Una serata del nostro festival sarà dedicata alla memoria di Melita Richter, docente di letteratura serba e croata all’Università di Trieste, scomparsa nel 2019.

Durante la sua vita e i suoi studi, la sociologa e scrittrice Melita Richter ha creato importanti collegamenti tra l’area dei Balcani occidentali e degli Appennini, allargando il suo sguardo critico ad un orizzonte più vasto e sviluppando molteplici riflessioni su migrazioni, femminismo, interculturalità, guerre jugoslave e le loro eredità.

Il libro sarà presentato da Marija Mitrović, anche lei docente ordinaria di lingua e letteratura serba all’Università di Trieste, e Gabriella Musetti, scrittrice e studiosa nonché fondatrice della casa editrice Vita Activa Nova.

Moderano l’incontro Vesna Scepanovic, giornalista e artista, promotrice di culture e poetiche dell’ex Jugoslavia in Italia, e Alfredo Sasso, ricercatore dell’area balcanica e articolista per Osservatorio Balcani Caucaso.

Maggiori informazioni qui.

 

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GUARIRE MONDI IN CRISI.

Il pensiero e la scrittura di Melita Richter

Intervengono Marija Mitrović, Gabriella Musetti, Vesna Scepanovic e Alfredo Sasso.

Quando
16 marzo 2024 ore 20:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Una serata del nostro festival sarà dedicata alla memoria di Melita Richter, docente di letteratura serba e croata all’Università di Trieste, scomparsa nel 2019.

Durante la sua vita e i suoi studi, la sociologa e scrittrice Melita Richter ha creato importanti collegamenti tra l’area dei Balcani occidentali e degli Appennini, allargando il suo sguardo critico ad un orizzonte più vasto e sviluppando molteplici riflessioni su migrazioni, femminismo, interculturalità, guerre jugoslave e le loro eredità.

Il libro sarà presentato da Marija Mitrović, anche lei docente ordinaria di lingua e letteratura serba all’Università di Trieste, e Gabriella Musetti, scrittrice e studiosa nonché fondatrice della casa editrice Vita Activa Nova.

Moderano l’incontro Vesna Scepanovic, giornalista e artista, promotrice di culture e poetiche dell’ex Jugoslavia in Italia, e Alfredo Sasso, ricercatore dell’area balcanica e articolista per Osservatorio Balcani Caucaso.

Maggiori informazioni qui.

 

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IOSEF LIUTSKI live

Iosif Liutski nasce dal matrimonio fra una musicista italiana e un frontaliero sloveno di origini russe.

Durante il percorso di studi comincia a tradurre canzoni italiane in russo e viceversa.

Quando
17 marzo 2024 ore 21:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

IOSEF LIUTSKI

Iosif Liutski nasce dal matrimonio fra una musicista italiana e un frontaliero sloveno di origini russe.

Durante il percorso di studi comincia a tradurre canzoni italiane in russo e viceversa.

Quando
17 marzo 2024 ore 21:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Cresce immerso nella musica dei due mondi tanto da confondere i confini fra il cantautorato dello stivale e i ritmi dell’est.

È da sempre impegnato a fare sintesi culturale fra le sue due anime che lo tengono appeso “al filo di una ragnatela” come un pendolo.
Quando Liutski non è slavo, Liuzzi mette in musica poesia:

dopo essere stato in infusione nella musica brit per anni, Liuzzi ne è riemerso con un pugno di canzoni che, per uno scherzo del destino, sono in italiano e di piglio pop.
Nel 2015 pubblica il suo primo ep omonimo e suona in mezza Puglia, ma se ne perdono presto le tracce, mentre lui torna a tessere la sua storia dall’inizio: nel 2019 si trasferisce a Torino per sciacquare la sua arte nel Po. Ora, nuovamente in Puglia, si dedica alla produzione e alla registrazione della sua musica.

Liutski è diventato celebre dopo aver pubblicato Qualcosa di grande” dei LUNAPOP in russo!
Liuzzi ha conquistato invece i cuori  dopo aver lanciato “L’ultimo giorno di adolescenza”

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IOSEF LIUTSKI

Iosif Liutski nasce dal matrimonio fra una musicista italiana e un frontaliero sloveno di origini russe.

Durante il percorso di studi comincia a tradurre canzoni italiane in russo e viceversa.

Quando
17 marzo 2024 ore 21:00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

Cresce immerso nella musica dei due mondi tanto da confondere i confini fra il cantautorato dello stivale e i ritmi dell’est.

È da sempre impegnato a fare sintesi culturale fra le sue due anime che lo tengono appeso “al filo di una ragnatela” come un pendolo.
Quando Liutski non è slavo, Liuzzi mette in musica poesia:

dopo essere stato in infusione nella musica brit per anni, Liuzzi ne è riemerso con un pugno di canzoni che, per uno scherzo del destino, sono in italiano e di piglio pop.
Nel 2015 pubblica il suo primo ep omonimo e suona in mezza Puglia, ma se ne perdono presto le tracce, mentre lui torna a tessere la sua storia dall’inizio: nel 2019 si trasferisce a Torino per sciacquare la sua arte nel Po. Ora, nuovamente in Puglia, si dedica alla produzione e alla registrazione della sua musica.

Liutski è diventato celebre dopo aver pubblicato Qualcosa di grande” dei LUNAPOP in russo!
Liuzzi ha conquistato invece i cuori  dopo aver lanciato “L’ultimo giorno di adolescenza”

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SIOSRTY OSIERDZIA: live-act audiovisivo elettronico

Siostry Osierdzia sono un progetto audiovisivo live-act composto da Natalia – Trotyl e Ula – Wczesna Jagielnicka, di base a Wrocław, Polonia.

Quando
17 marzo 2024 ore 22:00

Quando
Magazzino sul Po, Torino

SIOSRTY OSIERDZIA: live-act audiovisivo elettronico

Siostry Osierdzia sono un progetto audiovisivo live-act composto da Natalia – Trotyl e Ula – Wczesna Jagielnicka, di base a Wrocław, Polonia.

Quando
17 marzo 2024 ore 22:00

Quando
Magazzino sul Po, Torino

Trotyl crea live musicali combinando tecnologia tribale spaziale, e fondendo il genere techno con la delicatezza del suono ambient. Wczesna genera l’aspetto visual del progetto, in cui collage inquietanti e animati si combinano insieme.

Ingresso riservato ai soci Arci.

 

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SIOSRTY OSIERDZIA: live-act audiovisivo elettronico

Siostry Osierdzia sono un progetto audiovisivo live-act composto da Natalia – Trotyl e Ula – Wczesna Jagielnicka, di base a Wrocław, Polonia.

Quando
17 marzo 2024 ore 22:00

Quando
Magazzino sul Po, Torino

Trotyl crea live musicali combinando tecnologia tribale spaziale, e fondendo il genere techno con la delicatezza del suono ambient. Wczesna genera l’aspetto visual del progetto, in cui collage inquietanti e animati si combinano insieme.

Ingresso riservato ai soci Arci.

 

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DJ SET PROTEINA

Proteina è una DJ di base a Wrocław, Polonia, ed è considerata un’importante figura della scena elettronica del Paese.

Quando
17 marzo 2024 ore 23:00

Quando
via Murazzi Po, 18, 10124 Torino c/o Magazzino sul Po

DJ SET PROTEINA

Proteina è una DJ di base a Wrocław, Polonia, ed è considerata un’importante figura della scena elettronica del Paese.

Quando
17 marzo 2024 ore 23:00

Quando
via Murazzi Po, 18, 10124 Torino c/o Magazzino sul Po

I suoi set spingono sulla hard techno, industrial, acid, rave & groove con un pizzico di ravey hard trance.
È anche DJ resident al Wyspa Tamka club di Wrocław.

Durante la sua carriera ha condiviso il palco con artisti come Hadone, Tham, Perc, Pawlowski, Jan Vercauteren, Sept, Lucinne, Indecorum esibendosi anche all’estero. Ha lanciato alcuni podcast su piattaforme quali Polish Techno.logy, MWTG o Balls Baile.

Si è esibita in alcuni dei palchi più famosi della Polonia, tra cui Tama, Ciało, Smolna, Szpitalna 1, Transformator, Projekt Lab e in vari rave sotterranei arrangiati in bunker o in spiaggia.

Ingresso riservato ai soci Arci. Contributo alla porta 5 euro.

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DJ SET PROTEINA

Proteina è una DJ di base a Wrocław, Polonia, ed è considerata un’importante figura della scena elettronica del Paese.

Quando
17 marzo 2024 ore 23:00

Quando
via Murazzi Po, 18, 10124 Torino c/o Magazzino sul Po

I suoi set spingono sulla hard techno, industrial, acid, rave & groove con un pizzico di ravey hard trance.
È anche DJ resident al Wyspa Tamka club di Wrocław.

Durante la sua carriera ha condiviso il palco con artisti come Hadone, Tham, Perc, Pawlowski, Jan Vercauteren, Sept, Lucinne, Indecorum esibendosi anche all’estero. Ha lanciato alcuni podcast su piattaforme quali Polish Techno.logy, MWTG o Balls Baile.

Si è esibita in alcuni dei palchi più famosi della Polonia, tra cui Tama, Ciało, Smolna, Szpitalna 1, Transformator, Projekt Lab e in vari rave sotterranei arrangiati in bunker o in spiaggia.

Ingresso riservato ai soci Arci. Contributo alla porta 5 euro.

___CALENDAR

Diario della fine del mondo (Stilo editrice, 2023)

con Natal’ja Ključarëva

Presentazione del libro, Diario della fine del mondo, una storia della resistenza personale e quotidiana contro la guerra, con l’autrice Natal’ja Ključarëva ed il traduttore Massimo Maurizio.

Quando
28 febbraio 2024 ore 18:00

Quando
Circolo dei Lettori, Via Bogino 9 Torino

Diario della fine del mondo (Stilo editrice, 2023)

con Natal’ja Ključarëva

Presentazione del libro, Diario della fine del mondo, una storia della resistenza personale e quotidiana contro la guerra, con l’autrice Natal’ja Ključarëva ed il traduttore Massimo Maurizio.

Quando
28 febbraio 2024 ore 18:00

Quando
Circolo dei Lettori, Via Bogino 9 Torino

Scopri di più andando sul sito del Circolo dei Lettori.

___CALENDAR
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Diario della fine del mondo (Stilo editrice, 2023)

con Natal’ja Ključarëva

Presentazione del libro, Diario della fine del mondo, una storia della resistenza personale e quotidiana contro la guerra, con l’autrice Natal’ja Ključarëva ed il traduttore Massimo Maurizio.

Quando
28 febbraio 2024 ore 18:00

Quando
Circolo dei Lettori, Via Bogino 9 Torino

Scopri di più andando sul sito del Circolo dei Lettori.

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TRADUZIONE LETTERARIA DAL RUSSO ALL’ITALIANO

con Massimo Maurizio

Il laboratorio sarà incentrato sulla traduzione di alcuni testi di Dar’ja Serenko (poeta e attivista russa) assieme all’autrice stessa e al docente di lingua e letteratura russa presso l’Università di Torino Massimo Maurizio.

Quando
14 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

TRADUZIONE LETTERARIA DAL RUSSO ALL’ITALIANO

con Massimo Maurizio

Il laboratorio sarà incentrato sulla traduzione di alcuni testi di Dar’ja Serenko (poeta e attivista russa) assieme all’autrice stessa e al docente di lingua e letteratura russa presso l’Università di Torino Massimo Maurizio.

Quando
14 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

Massimo Maurizio, docente di lingua e letteratura russa presso l’Università di Torino, nonché curatore di diverse traduzioni di poesia russa contemporanea. Tra queste, menzioniamo disAccordi. Antologia di poesia russa 2003 – 2016 (Stilo Editrice, 2016), Omissis di Semёn Chanin (Miraggi, 2018), Traumaturgie (Stilo Editrice, 2022) e, di recente, Diario della fine del mondo di Natal’ja Ključarëva (Stilo Editrice, 2023) e La mia vagina (Stilo Editrice 2024).

 

Il laboratorio verterà sulla traduzione di alcuni testi di Dar’ja Serenko, poeta e attivista russa, nonché ospite del festival, con la quale sarà possibile confrontarsi di persona durante il laboratorio. La nostra idea è quella di offrire un’occasione per mettere in pratica le proprie abilità linguistiche, perfezionarle, e regalare un’esperienza unica di lavoro traduttivo insieme all’autrice!

 

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TRADUZIONE LETTERARIA DAL RUSSO ALL’ITALIANO

con Massimo Maurizio

Il laboratorio sarà incentrato sulla traduzione di alcuni testi di Dar’ja Serenko (poeta e attivista russa) assieme all’autrice stessa e al docente di lingua e letteratura russa presso l’Università di Torino Massimo Maurizio.

Quando
14 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

Massimo Maurizio, docente di lingua e letteratura russa presso l’Università di Torino, nonché curatore di diverse traduzioni di poesia russa contemporanea. Tra queste, menzioniamo disAccordi. Antologia di poesia russa 2003 – 2016 (Stilo Editrice, 2016), Omissis di Semёn Chanin (Miraggi, 2018), Traumaturgie (Stilo Editrice, 2022) e, di recente, Diario della fine del mondo di Natal’ja Ključarëva (Stilo Editrice, 2023) e La mia vagina (Stilo Editrice 2024).

 

Il laboratorio verterà sulla traduzione di alcuni testi di Dar’ja Serenko, poeta e attivista russa, nonché ospite del festival, con la quale sarà possibile confrontarsi di persona durante il laboratorio. La nostra idea è quella di offrire un’occasione per mettere in pratica le proprie abilità linguistiche, perfezionarle, e regalare un’esperienza unica di lavoro traduttivo insieme all’autrice!

 

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TRADUZIONE LETTERARIA DALL’UCRAINO ALL’ITALIANO

con Alessandro Achilli

Laboratorio condotto da Alessandro Achilli, uno dei principali traduttori di letteratura ucraina in Italia.

Il laboratorio verterà sulla traduzione delle poesie di Iryna Shuvalova.

Quando
14 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

 

TRADUZIONE LETTERARIA DALL’UCRAINO ALL’ITALIANO

con Alessandro Achilli

Laboratorio condotto da Alessandro Achilli, uno dei principali traduttori di letteratura ucraina in Italia.

Il laboratorio verterà sulla traduzione delle poesie di Iryna Shuvalova.

Quando
14 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

Alessandro Achilli è docente presso l’Università di Cagliari, nonché autore di diverse traduzioni dall’ucraino verso l’italiano: tra queste ricordiamo Il principe giallo (Pentagora, 2016), libro vincitore del Premio Polski Kot e, più recentemente, insieme a Yaryna Grusha Possamai dell’antologia Poeti d’Ucraina (Mondadori, 2022); nel 2021 è stato tra i finalisti del Premio Drahoman per la traduzione di Una passeggiata nella zona (Keller editore, 2021). Dal 2016 è membro attivo dell’AISU (Associazione Italiana Studi Ucraini).

 

Iscrizioni aperte fino al 4 marzo salvo esaurimento posti.

 

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TRADUZIONE LETTERARIA DALL’UCRAINO ALL’ITALIANO

con Alessandro Achilli

Laboratorio condotto da Alessandro Achilli, uno dei principali traduttori di letteratura ucraina in Italia.

Il laboratorio verterà sulla traduzione delle poesie di Iryna Shuvalova.

Quando
14 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

Alessandro Achilli è docente presso l’Università di Cagliari, nonché autore di diverse traduzioni dall’ucraino verso l’italiano: tra queste ricordiamo Il principe giallo (Pentagora, 2016), libro vincitore del Premio Polski Kot e, più recentemente, insieme a Yaryna Grusha Possamai dell’antologia Poeti d’Ucraina (Mondadori, 2022); nel 2021 è stato tra i finalisti del Premio Drahoman per la traduzione di Una passeggiata nella zona (Keller editore, 2021). Dal 2016 è membro attivo dell’AISU (Associazione Italiana Studi Ucraini).

 

Iscrizioni aperte fino al 4 marzo salvo esaurimento posti.

 

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TRADUZIONE LETTERARIA DAL POLACCO ALL’ITALIANO

con Riccardo Campion

Il laboratorio si concentrerà sulla traduzione di alcune poesie della poeta e drammaturga Joanna Oparek, che sarà presente durante il laboratorio e con la quale sarà possibile avere un confronto diretto durante la traduzione.

Quando
16 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

TRADUZIONE LETTERARIA DAL POLACCO ALL’ITALIANO

con Riccardo Campion

Il laboratorio si concentrerà sulla traduzione di alcune poesie della poeta e drammaturga Joanna Oparek, che sarà presente durante il laboratorio e con la quale sarà possibile avere un confronto diretto durante la traduzione.

Quando
16 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

Il laboratorio sarà tenuto da Riccardo Campion, slavista, poeta e traduttore. Si è formato sotto la guida di Pietro Marchesani e ha trascorso diversi soggiorni di studio all’Università di Varsavia, specializzandosi in filologia slava. Ha un master in traduzione e ha collaborato come traduttore e redattore a ricerche storiografiche e progetti universitari di ricerca in ambito sociologico. Traduce da varie lingue tra cui russo, polacco e bulgaro. È autore della raccolta poetica Geografie Private (Collezione Letteraria, 2019) e nel 2023 è arrivato tra i finalisti del premio Poeti Oggi.
Il laboratorio verterà sulla traduzione di alcune poesie della poeta e drammaturga Joanna Oparek, che sarà nostra ospite al festival e con la quale sarà possibile avere un confronto diretto durante la traduzione. La nostra idea è quella di offrire un’occasione per mettere in pratica le proprie abilità linguistiche, perfezionarle, e regalare un’esperienza unica di lavoro traduttivo insieme all’autrice!

Iscrizioni aperte fino al 4 marzo salvo esaurimento posti.

 

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TRADUZIONE LETTERARIA DAL POLACCO ALL’ITALIANO

con Riccardo Campion

Il laboratorio si concentrerà sulla traduzione di alcune poesie della poeta e drammaturga Joanna Oparek, che sarà presente durante il laboratorio e con la quale sarà possibile avere un confronto diretto durante la traduzione.

Quando
16 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

Il laboratorio sarà tenuto da Riccardo Campion, slavista, poeta e traduttore. Si è formato sotto la guida di Pietro Marchesani e ha trascorso diversi soggiorni di studio all’Università di Varsavia, specializzandosi in filologia slava. Ha un master in traduzione e ha collaborato come traduttore e redattore a ricerche storiografiche e progetti universitari di ricerca in ambito sociologico. Traduce da varie lingue tra cui russo, polacco e bulgaro. È autore della raccolta poetica Geografie Private (Collezione Letteraria, 2019) e nel 2023 è arrivato tra i finalisti del premio Poeti Oggi.
Il laboratorio verterà sulla traduzione di alcune poesie della poeta e drammaturga Joanna Oparek, che sarà nostra ospite al festival e con la quale sarà possibile avere un confronto diretto durante la traduzione. La nostra idea è quella di offrire un’occasione per mettere in pratica le proprie abilità linguistiche, perfezionarle, e regalare un’esperienza unica di lavoro traduttivo insieme all’autrice!

Iscrizioni aperte fino al 4 marzo salvo esaurimento posti.

 

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TRADUZIONE LETTERARIA DAL BOSNIACO ALL’ITALIANO

con Elvira Mujčić

Laboratorio di traduzione letteraria dal serbo-croato-bosniaco all’italiano condotto da Elvira Mujčić scrittrice e traduttrice italiana nata in Jugoslavia.

Il laboratorio sarà incentrato sulla traduzione di alcuni testi di Lejla Kalamujić, scrittrice queer della Bosnia ed Erzegovina

Quando
16 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

TRADUZIONE LETTERARIA DAL BOSNIACO ALL’ITALIANO

con Elvira Mujčić

Laboratorio di traduzione letteraria dal serbo-croato-bosniaco all’italiano condotto da Elvira Mujčić scrittrice e traduttrice italiana nata in Jugoslavia.

Il laboratorio sarà incentrato sulla traduzione di alcuni testi di Lejla Kalamujić, scrittrice queer della Bosnia ed Erzegovina

Quando
16 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

Come autrice ha pubblicato Dieci prugne ai fascisti (Elliot 2017), Consigli per essere un bravo immigrato (Eliot 2019) e, più di recente, La buona condotta (Crocetti 2023), mentre alcune delle sue traduzioni comprendono Il letto di Frida (Elliot 2014), La donna invisibile (2022, Bottega Errante edizioni) di Slavenka Drakulić, Il mio fiume (Mimesis edizioni, 2017) e Racconti a orologeria (Mimesis edizioni, 2020) di Faruk Šehić, Me’med, la bandana rossa e il fiocco di neve (Bottega Errante edizioni, 2020) di Semezdin Mehmedinović, I prodigi della citta di N. (Bottega Errante edizioni, 2021) e Disastri esistenziali e spese folli (Bottega Errante edizioni 2023) di Robert Perišić.

Un’occasione unica per mettere in pratica le vostre competenze e abilità linguistiche!

Naturalmente, per la partecipazione al laboratorio consigliamo una conoscenza della lingua a livello intermedio o avanzato.

Iscrizioni aperte fino al 4 marzo salvo esaurimento posti.

 

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TRADUZIONE LETTERARIA DAL BOSNIACO ALL’ITALIANO

con Elvira Mujčić

Laboratorio di traduzione letteraria dal serbo-croato-bosniaco all’italiano condotto da Elvira Mujčić scrittrice e traduttrice italiana nata in Jugoslavia.

Il laboratorio sarà incentrato sulla traduzione di alcuni testi di Lejla Kalamujić, scrittrice queer della Bosnia ed Erzegovina

Quando
16 marzo 2024 ore 10:00 – 17.00

Quando
Via Cigliano, 7/B, 10153 Torino c/o Kontiki

[Iscrizioni chiuse]

Come autrice ha pubblicato Dieci prugne ai fascisti (Elliot 2017), Consigli per essere un bravo immigrato (Eliot 2019) e, più di recente, La buona condotta (Crocetti 2023), mentre alcune delle sue traduzioni comprendono Il letto di Frida (Elliot 2014), La donna invisibile (2022, Bottega Errante edizioni) di Slavenka Drakulić, Il mio fiume (Mimesis edizioni, 2017) e Racconti a orologeria (Mimesis edizioni, 2020) di Faruk Šehić, Me’med, la bandana rossa e il fiocco di neve (Bottega Errante edizioni, 2020) di Semezdin Mehmedinović, I prodigi della citta di N. (Bottega Errante edizioni, 2021) e Disastri esistenziali e spese folli (Bottega Errante edizioni 2023) di Robert Perišić.

Un’occasione unica per mettere in pratica le vostre competenze e abilità linguistiche!

Naturalmente, per la partecipazione al laboratorio consigliamo una conoscenza della lingua a livello intermedio o avanzato.

Iscrizioni aperte fino al 4 marzo salvo esaurimento posti.

 

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“La zuppa di Pol Pot. Le dittature del ‘900 viste dalla sala da pranzo” con Witold Szabłowski, Giulia Randone e Monica Perosino (La Stampa)

Presentazione dell’ultimo libro del reporter polacco Witold Szabłowski, Come sfamare un dittatore (Keller editore, 2023).

Quando
14 marzo 2024 ore 21

Quando
Circolo dei lettori, Torino

“La zuppa di Pol Pot. Le dittature del ‘900 viste dalla sala da pranzo” con Witold Szabłowski, Giulia Randone e Monica Perosino (La Stampa)

Presentazione dell’ultimo libro del reporter polacco Witold Szabłowski, Come sfamare un dittatore (Keller editore, 2023).

Quando
14 marzo 2024 ore 21

Quando
Circolo dei lettori, Torino

Witold Szabłowski è uno dei massimi reporter polacchi. Studia Scienze politiche a Varsavia e a Istanbul e viaggia per l’intera Turchia, che ispira il reportage L’assassino dalla città delle albicocche (Keller, 2019), per il quale ha ottenuto il Premio Beata Pawlak ed è stato nominato per il Premio letterario dell’Europa Centrale “Angelus” e per il Premio letterario Nike.

Ha scritto anche di Orsi danzanti (Keller, 2022) della Bulgaria per parlare del mutamento sociale avvenuto nei Paesi orbitanti nell’ex blocco sovietico, dall’Albania a Cuba.

Il suo ultimo reportage è ambientato in cucina: in Come sfamare un dittatore (Keller, 2023) Szabłowski rivela il destino di chi lavora per i tiranni ma anche le ricette preferite di alcuni dittatori, come per esempio Saddam Hussein o Enver Hoxha.

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“La zuppa di Pol Pot. Le dittature del ‘900 viste dalla sala da pranzo” con Witold Szabłowski, Giulia Randone e Monica Perosino (La Stampa)

Presentazione dell’ultimo libro del reporter polacco Witold Szabłowski, Come sfamare un dittatore (Keller editore, 2023).

Quando
14 marzo 2024 ore 21

Quando
Circolo dei lettori, Torino

Witold Szabłowski è uno dei massimi reporter polacchi. Studia Scienze politiche a Varsavia e a Istanbul e viaggia per l’intera Turchia, che ispira il reportage L’assassino dalla città delle albicocche (Keller, 2019), per il quale ha ottenuto il Premio Beata Pawlak ed è stato nominato per il Premio letterario dell’Europa Centrale “Angelus” e per il Premio letterario Nike.

Ha scritto anche di Orsi danzanti (Keller, 2022) della Bulgaria per parlare del mutamento sociale avvenuto nei Paesi orbitanti nell’ex blocco sovietico, dall’Albania a Cuba.

Il suo ultimo reportage è ambientato in cucina: in Come sfamare un dittatore (Keller, 2023) Szabłowski rivela il destino di chi lavora per i tiranni ma anche le ricette preferite di alcuni dittatori, come per esempio Saddam Hussein o Enver Hoxha.

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Reading poetico performativo “La disillusione è un serial killer” con Joanna Oparek, Giulio Scremin, commento musicale di Andrea Cavallo

Reading delle poesie della poeta e drammaturga polacca Joanna Oparek.

Quando
16 marzo 2024 ore 21

Quando
Magazzino sul Po, Torino

Reading poetico performativo “La disillusione è un serial killer” con Joanna Oparek, Giulio Scremin, commento musicale di Andrea Cavallo

Reading delle poesie della poeta e drammaturga polacca Joanna Oparek.

Quando
16 marzo 2024 ore 21

Quando
Magazzino sul Po, Torino

Classe 1967, Joanna è una scrittrice, poeta e drammaturga polacca. In polacco sono state pubblicate diverse sue raccolte poetiche (Po kostki w niebie, Czerwie, Berlin Porn, mocne skóry białe płótna, Małe powinności) e romanzi (Mężczyzna z kodem kreskowym, Jesień w Nowym Jorku, Loża), oltre che a un’antologia di pièce teatrali dal titolo Rozczarowanie jest seryjnym mordercą (2023).

In quanto drammaturga ha collaborato con il Narodowy Stary Teatr (Project America) e il Teatr Nowy di Cracovia, ha preso parte all’International theatre project Cracow-Berlin XPRS, realizzato sempre dallo Stary Teatr di Cracovia e dal Maxim Gorki di Berlino. La sua pièce Stranger. The Greek tragedy è stata messa in scena in Polonia e Germania in quanto parte del progetto “Game over? – on building transnational Poland-Germany-Ukraine relations”.

La sua opera Całe zycie è stata messa in scena nel novembre 2019 a Cracovia, al Teatro Łaźnia Nowa, in quanto parte della celebrazione del centenario dell’ottenimento del diritto di voto da parte delle donne polacche, organizzata dall’Associazione Sto Lat Głosu Kobiet (100 anni di diritti di voto delle donne). Negli ultimi anni ha diretto le sue nuove opere al Teatro Municipale di Gliwice e, in collaborazione con la galleria Otwarta Pracownia, ha creato una scena teatrale indipendente a Cracovia con una programmazione che combina arti visive e letteratura.
Durante la serata verranno lette le opere tradotte durante il laboratorio di traduzione poetica dal polacco all’italiano condotto da Riccardo Campion.
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Reading poetico performativo “La disillusione è un serial killer” con Joanna Oparek, Giulio Scremin, commento musicale di Andrea Cavallo

Reading delle poesie della poeta e drammaturga polacca Joanna Oparek.

Quando
16 marzo 2024 ore 21

Quando
Magazzino sul Po, Torino

Classe 1967, Joanna è una scrittrice, poeta e drammaturga polacca. In polacco sono state pubblicate diverse sue raccolte poetiche (Po kostki w niebie, Czerwie, Berlin Porn, mocne skóry białe płótna, Małe powinności) e romanzi (Mężczyzna z kodem kreskowym, Jesień w Nowym Jorku, Loża), oltre che a un’antologia di pièce teatrali dal titolo Rozczarowanie jest seryjnym mordercą (2023).

In quanto drammaturga ha collaborato con il Narodowy Stary Teatr (Project America) e il Teatr Nowy di Cracovia, ha preso parte all’International theatre project Cracow-Berlin XPRS, realizzato sempre dallo Stary Teatr di Cracovia e dal Maxim Gorki di Berlino. La sua pièce Stranger. The Greek tragedy è stata messa in scena in Polonia e Germania in quanto parte del progetto “Game over? – on building transnational Poland-Germany-Ukraine relations”.

La sua opera Całe zycie è stata messa in scena nel novembre 2019 a Cracovia, al Teatro Łaźnia Nowa, in quanto parte della celebrazione del centenario dell’ottenimento del diritto di voto da parte delle donne polacche, organizzata dall’Associazione Sto Lat Głosu Kobiet (100 anni di diritti di voto delle donne). Negli ultimi anni ha diretto le sue nuove opere al Teatro Municipale di Gliwice e, in collaborazione con la galleria Otwarta Pracownia, ha creato una scena teatrale indipendente a Cracovia con una programmazione che combina arti visive e letteratura.
Durante la serata verranno lette le opere tradotte durante il laboratorio di traduzione poetica dal polacco all’italiano condotto da Riccardo Campion.
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Conversazione: “Attivismo e letteratura in Russia” con Dar’ja Serenko e Massimo Maurizio

Dar’ja Serenko, poeta e attivista russa attualmente a Tbilisi, viene per la prima volta in Italia per parlare di Russia, contemporaneità, scrittura e attivismo.

Quando
15 marzo 2024 ore 20

Quando
Magazzino sul Po, Torino

Conversazione: “Attivismo e letteratura in Russia” con Dar’ja Serenko e Massimo Maurizio

Dar’ja Serenko, poeta e attivista russa attualmente a Tbilisi, viene per la prima volta in Italia per parlare di Russia, contemporaneità, scrittura e attivismo.

Quando
15 marzo 2024 ore 20

Quando
Magazzino sul Po, Torino

Classe 1993, Dar’ja è scrittrice, femminista e giornalista russa, co-fondatrice del collettivo Resistenza femminista antibellica, che si oppone all’invasione russa in Ucraina che sostiene gli esuli russi e le vittime ucraine dell’aggressione. Ha ideato la performance artistica di protesta del “picchetto silenzioso”.

Nel 2020 è stata una delle responsabili del rifugio per le attiviste russe che hanno subìto repressioni o dovuto affrontare un burn out. Da quasi dieci anni scrive sulla violenza di genere in Russia. È autrice di due libri di prosa femminista d’opposizione e contro la guerra: Devočki i institucii, (Le ragazze e le istituzioni, 2021) e Ja želaju pepla svoemu domu (Auguro alla mia casa di diventare cenere, 2023). I suoi libri sono tradotti in sei lingue.

Nel 2023 è stata dichiarata “agente straniero” in Russia. Durante gli ultimi tre anni è stata vittima di attacchi da parte dell’estrema destra russa. Due settimane prima dell’invasione è stata arrestata per “diffusione di simboli estremisti”. È emigrata in Georgia. Nel 2023 è stata inserita nella lista delle 100 donne più influenti del mondo secondo la BBC.
Alcune delle sue opere saranno approfondite durante il laboratorio di traduzione letteraria condotto da Massimo Maurizio giovedì 14 marzo!
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Conversazione: “Attivismo e letteratura in Russia” con Dar’ja Serenko e Massimo Maurizio

Dar’ja Serenko, poeta e attivista russa attualmente a Tbilisi, viene per la prima volta in Italia per parlare di Russia, contemporaneità, scrittura e attivismo.

Quando
15 marzo 2024 ore 20

Quando
Magazzino sul Po, Torino

Classe 1993, Dar’ja è scrittrice, femminista e giornalista russa, co-fondatrice del collettivo Resistenza femminista antibellica, che si oppone all’invasione russa in Ucraina che sostiene gli esuli russi e le vittime ucraine dell’aggressione. Ha ideato la performance artistica di protesta del “picchetto silenzioso”.

Nel 2020 è stata una delle responsabili del rifugio per le attiviste russe che hanno subìto repressioni o dovuto affrontare un burn out. Da quasi dieci anni scrive sulla violenza di genere in Russia. È autrice di due libri di prosa femminista d’opposizione e contro la guerra: Devočki i institucii, (Le ragazze e le istituzioni, 2021) e Ja želaju pepla svoemu domu (Auguro alla mia casa di diventare cenere, 2023). I suoi libri sono tradotti in sei lingue.

Nel 2023 è stata dichiarata “agente straniero” in Russia. Durante gli ultimi tre anni è stata vittima di attacchi da parte dell’estrema destra russa. Due settimane prima dell’invasione è stata arrestata per “diffusione di simboli estremisti”. È emigrata in Georgia. Nel 2023 è stata inserita nella lista delle 100 donne più influenti del mondo secondo la BBC.
Alcune delle sue opere saranno approfondite durante il laboratorio di traduzione letteraria condotto da Massimo Maurizio giovedì 14 marzo!
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SASOK in concerto

Trio punk italo-russo di base a Torino. Sasok sono stichija, una forza della natura.

Quando
15 marzo 2024 ore 22

Quando
Magazzino sul Po, Torino

SASOK in concerto

Trio punk italo-russo di base a Torino. Sasok sono stichija, una forza della natura.

Quando
15 marzo 2024 ore 22

Quando
Magazzino sul Po, Torino

La leggenda narra che i Sasok si siano conosciuti su Tinder e abbiano così dato vita a un threesome musicale.
La storia vera è che i Sasok nascono un pomeriggio di 6 anni fa, quando Nadia, Katia e Francesco sentono l’esigenza di urlare canzoni che parlano d’amore.

Un amore puro, estremo e viscerale.

“Sasok” vuol dire “Capezzoli”.
Tutte le persone hanno i capezzoli, tutti gli umani hanno i capezzoli.
I capezzoli non fanno distinzione, sono un simbolo di uguaglianza.
Sasok più che un progetto è una necessità.
La necessità di urlare, alzare il gain, picchiare la batteria e improvvisare testi disgustosi basati su storie vere.
La necessità di esprimersi, di far cagare e di crescere insieme come persone.
Le prove dei Sasok non sono prove, sono sveltine musicali.
I brani dei Sasok non sono canzoni, sono i loro bebè.
Ingresso riservato ai soci Arci. Contributo all’ingresso 5 euro.

 

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SASOK in concerto

Trio punk italo-russo di base a Torino. Sasok sono stichija, una forza della natura.

Quando
15 marzo 2024 ore 22

Quando
Magazzino sul Po, Torino

La leggenda narra che i Sasok si siano conosciuti su Tinder e abbiano così dato vita a un threesome musicale.
La storia vera è che i Sasok nascono un pomeriggio di 6 anni fa, quando Nadia, Katia e Francesco sentono l’esigenza di urlare canzoni che parlano d’amore.

Un amore puro, estremo e viscerale.

“Sasok” vuol dire “Capezzoli”.
Tutte le persone hanno i capezzoli, tutti gli umani hanno i capezzoli.
I capezzoli non fanno distinzione, sono un simbolo di uguaglianza.
Sasok più che un progetto è una necessità.
La necessità di urlare, alzare il gain, picchiare la batteria e improvvisare testi disgustosi basati su storie vere.
La necessità di esprimersi, di far cagare e di crescere insieme come persone.
Le prove dei Sasok non sono prove, sono sveltine musicali.
I brani dei Sasok non sono canzoni, sono i loro bebè.
Ingresso riservato ai soci Arci. Contributo all’ingresso 5 euro.